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Referendum costituzionale 2020 – Informazioni per gli elettori temporaneamente presenti in Austria – possibilità di esercizio del voto per corrispondenza (termine per la presentazione della domanda 19 agosto 2020)

Gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovino temporaneamente in Austria, per un periodo di almeno tre mesi, nel quale ricade la data di svolgimento del referendum popolare confermativo (20-21 settembre 2020) della legge costituzionale in materia di riduzione del numero dei parlamentari, nonché i familiari con loro conviventi, potranno esercitare il diritto di voto per corrispondenza (art. 4-bis, comma 1, legge 459 del 27 dicembre 2001), ricevendo il plico elettorale contenente la scheda per il voto all’indirizzo di temporanea dimora in Austria.

Per esercitare il proprio diritto di voto per corrispondenza, tali elettori dovranno far pervenire

– un’apposita opzione

– al COMUNE italiano d’iscrizione nelle liste elettorali

– entro il 19 agosto 2020.

L’opzione (esercitabile tramite il modulo QUI ALLEGATO o in carta libera) deve essere inviata direttamente al Comune italiano competente per posta, telefax, posta elettronica (anche non certificata), oppure fatta pervenire a mano al Comune, anche da persona diversa dall’interessato.

Si ricorda che è fatto divieto alle sedi diplomatico-consolari ricevere ed inoltrare ai Comuni italiani i predetti moduli di opzione. Si prega pertanto di non inviare il modulo di opzione presso questa Cancelleria Consolare.

La dichiarazione di opzione, obbligatoriamente corredata di copia di un documento d’identità valido dell’elettore, deve in ogni caso contenere

  • l’indirizzo postale completo in Austria cui va inviato il plico elettorale
  • l’indicazione della Cancelleria Consolare di Vienna quale Ufficio consolare competente per territorio e
  • una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (vale a dire che ci si trova – per motivi di lavoro, studio o cure mediche – in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni; oppure, che si è familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni).

La dichiarazione va resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), dichiarandosi consapevoli delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci (art. 76 del citato DPR 445/2000).

E’ possibile la revoca della medesima opzione entro lo stesso termine (19 agosto 2020). Si ricorda che l’opzione è valida solo per il voto cui si riferisce (ovvero, in questo caso, per le consultazioni referendarie del 20-21 settembre 2020).